Benzina

di Nicola Pera


Un romanzo crudo e veloce come il bruciare della benzina che gli dà il titolo, come la folle fuga dei due spostati che non hanno neanche un vero nome, senza che questo impedisca alle loro personalità di emergere e rimanerti dentro.

L’ambientazione ‘periferia anni ottanta’ fa breccia nel cuore di chi, come me, l’ha vissuta. La scrittura è perfettamente armonizzata alla vicenda, asciutta e scattante come la corsa dei protagonisti.

Un piccolo gioiello, da leggere d’un fiato!


Una storia sospesa fra il noir e il pulp, “un romanzo che non vuole essere soltanto ciò che appare”, come ci anticipa l’autore, “ma che, senza la pretesa di dare risposte, induca invece a porsi delle domande. Su quanto la sorte sia artefice del nostro destino, su quanto le nostre esistenze siano figlie delle nostre scelte e non invece delle persone che incontriamo e persino degli oggetti che, in un modo o in un altro finiscono nelle nostre mani. Cose che crediamo di possedere a da cui, invece, spesso siamo posseduti”.

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