Non svegliate don Eupremio

di Vito Introna


È un giallo realistico e dal sapore sociale, questo di Vito Introna, che dipinge un Sud e una Puglia che possiamo sperare siano romanzati, che non esistano nella realtà, ma il sospetto che siano frutto della profonda conoscenza dell’Autore della sua terra ci accompagna lungo tutto il romanzo e lascia l’amaro in bocca almeno quanto lo fa la realtà quotidiana. Non ci sono eroi, non ci sono brillanti investigatori o super-cattivi, ma solo carabinieri, poliziotti, mafiosi, normali cittadini che sono tutti persone comuni, anzi spesso brutte persone mediamente grette e ignoranti, dalle pulsioni egoistiche e brutali, con vite squallide e disgregate alle spalle. L’assassino è sullo sfondo, invisibile e quasi poco importante, nonostante i suoi orrendi crimini. Sulla scena giganteggia una società fatta di impiegati di una multinazionale in ristrutturazione che lottano per salvare il posto, carabinieri arruffoni e litigiosi, mafiosi caserecci, che l’Autore tratteggia con bella penna e con occhio cinico e impietoso. Se un difetto si può trovare all’opera è forse l’eccessiva coralità, che rende difficile tenere a mente la miriade di personaggi introdotti e impossibile affezionarsi a uno in particolare. Da segnalare l’impaginazione dell’eBook, priva dell’indice e che pone uno spazio eccessivo fra i semplici paragrafi e la medesima distanza quando cambia la scena, rendendo difficile percepire il passaggio. In conclusione un libro ben scritto, che scorre via con piacere mentre l’Autore trasfonde la sua visione profondamente pessimista e disincantata dal sapore neorealista.


Dalle parti di Savelletri (Br) Irma Battistelli, quindicenne figlia di operai, scompare nel nulla. Il corpo sarà ritrovato dopo un mese in un pozzo in disuso nelle campagne della vicina Fasano. Il proprietario del terreno, Don E u p r e m i o A m o r u s o , è u n m a fi o s o novantenne esponente di una fazione dissidente della SCU e sta scontando l’ergastolo agli arresti domiciliari. Non avendo egli autorizzato l’omicidio, furente per lo sgarro, scatena la sua cosca alla caccia del pedofilo. Il maresciallo dei Carabinieri Alfonso Guarna, vedovo inconsolabile e da poco trasferito al Comando di Bari in seguito a un grave errore sul lavoro, è assegnato di rincalzo alla piccola tenenza di Fasano e subito si trova a fronteggiare il vecchio ma ancora lucidissimo boss. A R o m a n e l l a m u l t i n a z i o n a l e dell’informatica Spire s.p.a. tre giovani e scalcinati manager laureati in legge aspettano con terrore l’ennesimo piano industriale, che probabilmente li priverà del posto di lavoro…

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