Il ponte delle Vivene

di Andrea Vidotto


Molto bella la prosa, ricercata. Si sente che l’Autore è estremamente preparato. A tratti però sconfina nella pesantezza e nell’autocompiacimento.

Personalmente l’ho trovato troppo descrittivo e raccontato, con una trama molto ridotta, personaggi poco delineati e memorabili e dialoghi quasi assenti.

Okay, letto, ma non mi ha fatto impazzire.


XIXsecolo. Valchiusa è un paese sperduto della Valle del Chiese. Un antico castello incastonato nella roccia ne domina la piazza, mentre lo strapiombo sul retro è attraversato da un ponte di corda pencolante. Da secoli i montanari convivono con la Vivena, spirito ineffabile che ha membra e tratto di donna, memoria e destino della valle. Non sarà facile per Giuseppina, proveniente dalle campagne trevigiane, integrarsi in un mondo di cui non conosce le tradizioni. Sposata da anni con Oreste, sente la mancanza di un figlio che la leghi per sempre a luoghi così nuovi per lei. Non esiterà a incalzare la Vivena per ottenere la tanto agognata grazia. Imparerà a sue spese che, se la Vivena è capace di grandi slanci d’amore nei confronti della comunità cui dà protezione, non esiterà a pretendere, a tempo debito, il prezzo di quanto accordato.

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