Il nostro momento imperfetto

di Federica Bosco


Sono arrivato a questo libro per caso, con il sospetto che avrei trovato una vicenda rosa, banale e sgradita, ma ne sono rimasto piacevolmente sorpreso. La scrittura è agile e leggera, ricca di trovate, e delinea una storia interessante e del tutto verosimile. Alessandra è una quarantenne a cui la menopausa precoce ha infranto il sogno di avere figli, che scopre improvvisamente che il suo compagno è malato di sesso (con altre). Da qui parte un affresco familiare che include una sorella borderline che non gestisce i suoi due figli, una madre narcisista e un padre relegato sullo sfondo. Dall’altra parte c’è la famiglia di Lorenzo, l’uomo che incontra, in cui abbondano un po’ di luoghi comuni con la ex moglie egoista e combattiva e una figlia viziata all’inverosimile, ma non stonano nel quadro generale. La cosa bella, che rende il libro particolarmente interessante, è che tutti i personaggi, e intendo proprio tutti, vanno incontro a un’evoluzione, per alcuni prevedibile e per altri sorprendente, del loro ruolo e delle loro personalità. L’unica che rimane com’è, più plasmata dagli eventi che modificata di moto proprio, è la protagonista, ma ne affronta così tante che la sua relativa immobilità morale finisce per essere funzionale alla struttura del racconto. Il grande amore fra Alessandra e Lorenzo è tutt’altro che stucchevole, nonostante lui a tratti lo sia, perché arriva nel momento sbagliato, con quindici anni di ritardo e con mille ostacoli derivanti dalle loro vite passate e presenti. Ma soprattutto l’amore non è il tema principale. Lo è piuttosto la famiglia di Alessandra, disfunzionale e scombinata, ma terribilmente normale, quasi comune, e verosimile nelle sue stranezze. Il risultato è un libro veloce e piacevole da leggere, che fa riflettere ben oltre il tema dell’amore.


La vita non rispetta mai i piani, e Alessandra lo scopre nel peggiore dei modi. Credeva di avere tutto sotto controllo: il lavoro come docente di fisica all’università, una famiglia impegnativa ma presente, un uomo solido al fianco, un’esistenza senza scossoni che, varcata la soglia dei quarant’anni, le regala una stabilità agognata a lungo. Una stabilità che crede di meritare. Finché il castello di carte crolla per un colpo di vento inaspettato. Un colpo di vento che spalanca la finestra e travolge tutto, mandando in pezzi la sua relazione d’amore e una buona dose delle sue certezze di donna, insieme alla fiducia, all’autostima e all’illusoria certezza di conoscere l’altro. La tentazione, allora, è di tirare i remi in barca, di smettere di provare, perché il dolore è troppo forte, ma è proprio fra i dettagli stonati della vita che le cose accadono e l’improvvisa custodia dei due nipoti, deliziosi e impacciatissimi nerd, le regala una maternità che arriva quando ormai il desiderio è da tempo riposto in soffitta, portando con sé una rivoluzione imprevista, fatta di richieste di affetto e di rassicurazione e di lezioni in piscina osservate con orgoglio dagli spalti. È così che Alessandra incontra Lorenzo, un uomo dall’ottimismo senza freni, anche se fresco di divorzio con un’ex moglie perfida e una figlia adolescente, capricciosa e viziata. Tante cose li accomunano, ma tante li dividono, perché la paura è tanta e troppe le difficoltà, e ci vuole coraggio per azzardare un percorso sconosciuto che rischia di portarti fuori strada, ma ti permette di ammirare panorami inaspettati e bellissimi. Perché a volte la felicità risiede nella magia di un momento imperfetto. Dopo lo straordinario successo di Ci vediamo un giorno di questi, per mesi in vetta alle classifiche, Federica Bosco torna con un romanzo che sfata il mito della perfezione e rilegge con ottimismo le scelte sbagliate. Perché non c’è un tempo perfetto per amare e vivere, ma quello che ognuno detta con il magico rintocco del proprio cuore.

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