La spia di Venezia

di Benet Brandreth


Risulta curioso ritrovarsi un giovane William Shakespeare come protagonista di un’avventura a Venezia, ma vale la pena di fidarsi di un autore che si è concesso alla narrativa ma studia il Bardo a livello accademico. Ci spiega infatti Brandreth, nella nota storica, che dalla registrazione della nascita dei figli alla sua comparsa sulla scena londinese, esiste nella biografia di Shakespeare un periodo di otto anni di cui non si sa nulla. In questo ‘periodo perduto’ potrebbe aver fatto di tutto, anche aver viaggiato e raggiunto l’Italia, visto quanta ispirazione ne trasse nelle sue opere. E così ci troviamo a seguire il giovane poeta in una fuga precipitosa da Stratford-upon-Avon a Londra e poi come membro di un’improbabile ambasceria a Venezia. Anche se siamo nel regno della fantasia, Brandreth è bravissimo a rendere tempi e luoghi come si chiede a un buon romanzo storico. I compagni di Shakespeare sono caratterizzati splendidamente e spassosi, e così lo sono le figure che incontriamo in una Venezia ben descritta e palpitante. I dialoghi sono intelligentemente resi in modo da essere comprensibili pur conservando un gusto adeguato all’epoca. Così mi sono trovato a deporre l’iniziale scetticismo e bermi questa improbabile avventura con gran gusto. Volentieri lèggerei il seguito, “The assassin of Verona”, ma non mi risulta ancora tradotto.


Il giovane William Shakespeare, insoddisfatto della propria vita, decide di abbandonare la città natale e di trasferirsi a Londra in cerca di fortuna. Giunto nella capitale, si unisce a una compagnia di attori, dove spicca per il suo incredibile talento con le parole. E questa sua dote non passa inosservata negli ambienti che contano, tanto che la corona inglese, in piena crisi, gli affida un incarico diplomatico estremamente delicato a Venezia. Viaggiare in Italia è sempre stato il suo sogno e William accetta di buon grado. Ma appena arriva nella città lagunare, il giovane è rapito dalle tante bellezze che lo circondano e si lascia distrarre dal fascino delle maschere e delle donne veneziane, ignaro del fatto che assassini senza scrupoli stiano seguendo da vicino ogni sua mossa, pronti a far fallire nel più cruento dei modi la sua missione. Per Shakespeare inizia un’avventura che metterà a rischio la sua sopravvivenza e che richiederà tutta la sua abilità di uomo di teatro esperto di travestimenti e maestro di finzioni.

Ti piace? Condividilo!
Twitter
Visit Us
INSTAGRAM
RSS