Spin

di Robert Charles Wilson


Romanzo di fantascienza speculativa, che parte da un presupposto curioso: la terra viene avvolta in una membrana semipermeabile che nasconde le stelle e rallenta il tempo al suo interno. Questo evento condiziona la vita di tre ragazzi che crescono e vivono una vita priva di speranza su un pianeta condannato. Le conseguenze sulla vita dei protagonisti sono ben descritte e tale leit motiv basterebbe, ma poi viene messa altra (troppa?) carne al fuoco. Nonostante alcune trovate non siano ben comprensibili nell’economia dell’opera, la lettura scorre bene per un bel 80% del libro. L’uomo bruciato e le sue magiche terapie appaiono come ‘dei ex machina’ necessari a ricucire una trama che non stava insieme in altro modo e alcuni colpi di scena finali lasciano il tempo che trovano, mentre il mistero principale è chiarito a spiegoni. Molto più bella la prima metà in cui la suspense viene tenuta bene che la seconda in cui le cose vengono spiegate. Nel complesso un romanzo interessante, innovativo, forse per questo ha vinto il premio Hugo, ma non è un capolavoro che venga voglia di rileggere.


Tyler sta osservando il cielo, quando le stelle e la Luna scompaiono. Una misteriosa membrana ha intrappolato al suo interno tutto il globo. Con Tyler due amici, Jason e Diane, che lo accompagneranno in un mondo rivoluzionato dallo Spin. Ognuno dovrà fare i conti con le proprie paure e convinzioni più profonde: come ci si costruisce una vita sotto la minaccia dell’estinzione?

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